Non è necessario essere esperti di tecnologia né disporre di un grande budget per imparare come avviare un podcast, un’opportunità di business che dovresti considerare se sei un imprenditore.
Questa guida ti spiegherà come farlo passo dopo passo, dalla A alla Z. Potrai imparare tutto, dagli aspetti tecnici ai concetti più teorici astratti legati al podcasting.
Imparare ad avviare un podcast ti potrà aiutare a raggiungere un pubblico in crescita e ampliare il tuo business attraverso il content marketing.
Come avviare un podcast in 11 passaggi
- Identifica un tema
- Decidi un formato
- Crea il brand del tuo podcast
- Scegli l'attrezzatura giusta
- Procurati un software di registrazione
- Prepara la scaletta del primo episodio
- Registra la prima puntata
- Registra un'introduzione e una chiusura
- Monta gli episodi
- Scegli una piattaforma di hosting
- Promuovi il tuo lavoro
1. Identifica un tema per il podcast
Il primo passo per avviare un podcast è identificare un tema. È importante testare la tua idea scrivendo almeno 20 argomenti per episodi, includendo cosa discuteresti e chi intervisteresti, se il tuo podcast includerà interviste.
Questo test è fondamentale: se non riesci a pensare a 20 episodi, probabilmente finirai le idee prima che il podcast prenda slancio. Devi assicurarti che la tua idea abbia una solida base.
Ad esempio, The School of Greatness di Lewis Howes ha oltre 1.600 episodi. I temi di successo, per i podcast, sono longevi.
Quando scegli il tema del tuo podcast, fatti questa domanda: sarai ancora entusiasta di creare nuovi episodi tra due anni? Scegli qualcosa che ti appassiona, e questa passione sarà il motore principale per tenere duro nei momenti più difficili.
Una volta deciso il tema, chiediti: le seguenti domande:
- qual è l'obiettivo del tuo podcast? Generare lead per un'azienda, costruire autorevolezza su un argomento o guadagnare reddito passivo, per esempio;
- qual è il "perchè" dietro il tuo podcast? Unisci il motivo pratico con uno scopo intrinseco per rimanere motivato. Qual è il messaggio o la missione che vuoi raccontare al mondo?
- chi è il pubblico del tuo show? Crea un modello del tuo pubblico target. Questo ti aiuterà a capire meglio come pensano e si sentono gli ascoltatori, permettendoti di rivolgerti direttamente a loro. Inoltre, ti sarà utile per creare un'atmosfera più intima che connette con gli ascoltatori. Tieni a mente i loro interessi, credenze e stile di vita;
- come si distinguerà il tuo show? Quali sono gli elementi distintivi del podcast che potrebbero farne parlare? Un modo semplice per distinguerti è trovare una nicchia stretta ma profonda, che ti aiuterà a eliminare la concorrenza percepita. Un altro modo per distinguerti, poi, è attraverso lo stile e la personalità.
Pensa a come il tuo podcast aiuterà i tuoi ascoltatori. Se riesci a creare contenuti educativi che siano anche divertenti, coltiverai un seguito di ascoltatori entusiasti che si sintonizzeranno settimanalmente sul tuo show.
2. Decidi un formato
Il prossimo componente importante è¨il formato del podcast. Come sarà strutturato il tuo podcast? Ecco alcune idee:
- Interviste. In questi podcast un singolo conduttore intervista le persone a partire da un tema specifico. Un esempio: Rame.
- Non-fiction sceneggiata. Tipicamente, questi podcast hanno un tema per l'intera stagione. Un esempio: Love bombing.
- Notizie. Questi podcast offrono notizie in un formato facilmente digeribile. Pensa a Stories.
- Educativo. Questi podcast non-fiction sceneggiati cercano principalmente di insegnare qualcosa. Un esempio: Ci vuole una scienza .
- Fiction sceneggiata. Questi podcast sono simili ai radiodrammi e hanno una solida struttura produttiva dietro, come Batman - Un’autopsia.
Una volta scelto un formato, chiediti:
- farai interviste?
- ci sarà un co-conduttore?
Da tutti questi formati possono nascere ottimi podcast. È importante però definire subito il formato, poiché influisce sul tipo di attrezzatura e di software di cui avrai bisogno.
Quando si tratta di formato, due delle domande più comuni che si pongono i neofiti sono:
- quanto dovrebbero durare gli episodi? La durata dipende da quanto tempo ti serve per dare qualcosa di valore al tuo pubblico, non di più.
- con quale frequenza dovrei pubblicarli? La coerenza, non la quantità in sé, è la chiave. Nessuno vuole iscriversi a un podcast imprevedibile. Scegli un calendario facile da rispettare: potrai sempre decidere, poi, di pubblicare più spesso.
3. Crea il brand del tuo podcast
Ora parliamo dello sviluppo del brand del tuo podcast. È importante curare il branding, poiché sarà la prima impressione che i nuovi ascoltatori ne avranno.
Dai un nome al tuo podcast
Non sottovalutare il potere di un nome. Il titolo del tuo podcast dovrebbe parlare a te e al tuo pubblico. Gli ascoltatori dovrebbero capire di cosa parla già da quello.
Ecco alcune linee guida per scegliere un nome efficace:
- fallo non più lungo di quattro parole;
- rendilo conciso e intrigante;
- assicurati che sia facile da scrivere e piacevole da pronunciare;
- verifica che non sia già stato usato da qualcun altro.
Molte piattaforme di podcast ti chiederanno un "gancio", cioè un sottotitolo o breve descrizione, insieme al nome del podcast: l’importante è che contenga le parole chiave necessarie affinché le persone lo trovino. Non esagerare, però, perché il keyword stuffing, o densità eccessiva di parole chiave nel testo, viene penalizzato.
Scegli la tua categoria
Ci sono molti argomenti tra cui scegliere per un podcast: notizie, arte, cultura e molto altro. Gli ascoltatori cercano nuovi show in base ai loro interessi, quindi è importante scegliere una categoria che rappresenti accuratamente il tuo lavoro.
Se il tuo show è elencato in una categoria completamente irrilevante per il suo contenuto, rischi di essere rimosso da alcune liste.
Nel 2023, le categorie di podcast più popolari erano:
- Commedia
- Società e cultura
- Stile di vita e salute
- True crime
- Educativo.
Descrizioni degli episodi
Scrivi con cura la descrizione del tuo podcast: è ciò che i potenziali ascoltatori leggono per decidere se ascoltare o meno il tuo show.
Ogni app di podcast offre un diverso limite di caratteri. Ad esempio, Apple Podcasts accetta descrizioni fino a 4.000 caratteri (che sono tanti!), ma tra 400 e 600 è una misura ideale: puoi prendere come esempio The Unofficial Shopify Podcast.
La descrizione di circa 480 caratteri e ti dice esattamente cosa aspettarti:
- nuovi episodi ogni martedì;
- risposte alle tue domande più frequenti su come far crescere il tuo ecommerce;
- approfondimenti da esperti di ecommerce e Shopify.
Quando scrivi la descrizione del tuo podcast, assicurati di:
- rendere il testo coinvolgente;
- porre una domanda;
- chiarire di cosa ti occupi;
- includere la proposta di valore del tuo podcast;
- inserire le parole chiave: le piattaforme sono anche motori di ricerca.
Copertina del podcast
Essendo il tuo primo biglietto da visita, la copertina deve essere accattivante e comunicare visivamente il tuo argomento. Ecco alcune buone pratiche:
- l’immagine dovrebbe avere una dimensione minima di 1.400 x 1.400 pixel e massima di 3.000 x 3.000 pixel;
- non dovrebbe contenere troppo testo;
- il file dovrebbe essere compresso, ottimizzato per il mobile.
Puoi facilmente creare una copertina gratis con Canva, che offre anche dei template per velocizzare il tutto. Se però non hai occhio per il design, puoi trovare designer freelance qualificati su Fiverr o 99designs.
4. Scegli l'attrezzatura giusta
Ora che hai dato un’immagine al tuo podcast, dovrai scegliere l’attrezzatura per registrarlo. Se non suona bene, o sembra amatoriale, nessuno lo ascolterà a lungo.
La maggior parte delle persone, infatti, ascolta i podcast con le cuffie, che rendono giustizia a una buona qualità audio ma allo stesso tempo amplificano i difetti di una cattiva registrazione. Avere gli strumenti giusti, quindi, non è un'opzione ma una necessità.
Inizia scegliendo il microfono. Ce ne sono di tre categorie principali.
1. Microfoni USB
I microfoni USB sono i più accessibili per chi inizia: basta collegarli alla porta USB e aprire il software di registrazione per iniziare a registrare. Sono i più convenienti e facili da usare, ma offrono una qualità del suono inferiore rispetto ad altri microfoni.
Tra i più diffusi ci sono:
- il Blue Yeti (miglior microfono USB in generale);
- il JLab Talk (miglior microfono sotto i 100 €);
- il Blue Snowball iCE (miglior microfono USB economico);
2. Microfoni dinamici
Questi microfoni riducono bene il rumore di fondo e, di conseguenza, sono una scelta eccellente quando ci sono due o più persone che parlano. Sono anche resistenti e non richiedono alimentazione esterna e sono usati spesso da annunciatori radiofonici, musicisti e podcaster.
Uno svantaggio di questi microfoni è che, a causa della loro ridotta sensibilità, bisogna tenere la bocca molto vicino al microfono perché il segnale audio sia chiaro e costante.
Fra i più noti microfoni dinamici ci sono:
- lo Shure SM7B;
- l’Electro-Voice RE20;
- lo Heli PR 40.
3. Microfoni a condensatore
I microfoni a condensatore rappresentano la prima scelta per qualità audio e sensibilità, ma necessitano di un’alimentazione phantom a 48V o delle batterie per funzionare. Proprio per la loro sensibilità, sono più adatti a spazi tranquilli e isolati acusticamente.
Ecco alcuni esempi di microfoni a condensatore tra i più popolari:
Puoi registrare un podcast solo con un iPhone?
Risposta breve: sì. Avendo un microfono, c’è il minimo indispensabile per registrare l'audio. Tuttavia, la qualità dell’audio potrebbe non essere così alta. Esistono però diverse app che puoi scaricare per trasformare il tuo iPhone in un registratore audio per podcast, tra cui iRig Recorder.
Gli stessi servizi di hosting per podcast, come Podbean e SoundCloud o Spreaker, ti supportano nella registrazione di podcast direttamente dall’app, che puoi scaricare per iOS e Android.
Attrezzatura per migliorare la qualità del podcast
Oltre ai microfoni, ecco alcuni altri strumenti che possono migliorare la qualità della registrazione.
Filtro anti-pop (tipicamente 5-20 €)
I filtri anti-pop aiutano a evitare alcuni rumori prodotti dalla bocca vengano registrati, e attenua quelli delle consonanti occlusive, le "p" o le "b", la “k” e la “g”, la “t” e la “d”.
Supporto per microfono da tavolo (braccio)
I bracci per microfono tengono fermo il microfono davanti a te, lasciandoti le mani libere. Puoi regolare facilmente l'altezza e la distanza dalla bocca, così puoi muoverti mentre registri o semplicemente tenere il microfono lontano quando non stai registrando: molto utile se registri alla scrivania del tuo ufficio a casa.
Puoi acquistare un supporto come il Neewer Broadcast Studio Mic Boom Arm per meno di 50 €.
Cuffie over-ear
A differenza degli auricolari, le cuffie over-ear isolano di più dal rumore, migliorano la qualità del suono e sono più comode. Ecco due valide opzioni:
- Sony ZX series stereo headphones. Un buon paio di cuffie è importante se intervisti degli ospiti. Non vuoi che la loro voce esca dai tuoi altoparlanti e venga captata dal tuo microfono, causando l’eco.
- Sony MDR7506 professional headphones. Se hai un budget un po' più alto, queste cuffie sono uno standard del settore. Sono ideali per monitorare la registrazione e ascoltare l'audio durante il montaggio.
Supporto anti-vibrazione
Questo strumento previene le vibrazioni lasciando il microfono sospeso. La maggior parte dei brand ha dei supporti anti-vibrazione compatibili coi propri microfoni ma ci sono anche prodotti universali, come quelli di Rycote, che si montano su microfoni di forme e dimensioni diverse.
Connessioni XLR
Se opti per un microfono USB, non avrai bisogno di cavi o altro: basta collegare il microfono direttamente a una porta USB e selezionarlo come input audio nelle impostazioni del programma di registrazione. Ma se usi un microfono a condensatore o dinamico, avrai bisogno di una connessione XLR.
In questo caso, le opzioni sono tre:
- Usare un'interfaccia audio come la serie Focusrite Scarlett. Un'interfaccia è uno strumento hardware che espande e migliora le capacità audio di un computer, permettendoti di collegare microfoni professionali. Funziona come tramite, consentendo al suono di entrare e uscire dal computer.
- Collegare il microfono XLR a un dispositivo di registrazione audio esterno. Potrai registrare e archiviare il file anche senza il computer, perché i registratori audio esterni salvano l'audio su una scheda SD. Potrai copiarlo sul computer in seguito, per il montaggio.
- Usare una “macchina per podcast”. Aziende come Rode hanno creato vere e proprie macchine per podcast autonome con cui puoi registrare, inserire degli effetti e controllare tutto da una console intuitiva. Sono di solito più costose ma rappresentano un’ottima opzione per chi ha già un po’ di esperienza e vuole un audio più professionale.
5. Procurati un software di registrazione
Una volta che hai tutto l'hardware, avrai bisogno di un software per registrare e modificare il suono. Alcune persone usano Zoom, ma ci sono diversi strumenti che puoi usare.
Software di registrazione audio
Questi software ti permetteranno di registrare l'audio dal tuo microfono e salvarlo come file MP3, ma anche di montare e modificare le registrazioni.
Adobe Audition (PC/Mac; 22,99 € al mese) - Se desideri un software di editing audio potente con tutte le funzionalità professionali, Adobe Audition è una scelta eccellente. Potrebbe avere anche più di ciò che ti serve, ma se usi un mixer e delle attrezzature di alta qualità, vale la pena di considerarlo.
Audacity (PC/Mac; gratuito) - Audacity è un’ottima alternativa ai software di montaggio audio a pagamento; è facile da usare e ci sono molti tutorial online.
GarageBand (Mac; gratuito) - GarageBand è preinstallato in tutti i MacBook ed è sufficiente per la maggior parte delle esigenze di editing audio. Ti permette di registrare l'audio dal microfono e salvarlo come file MP3.
Software per registrazioni a distanza
Se prevedi di intervistare delle persone nel tuo podcast, potrebbe esserti utile un programma che registra le telefonate. Se usi un mixer che registra tutto il suono dal computer questo software non ti servirà, ma ne avrai bisogno se il tuo setup è più essenziale e usi programmi come Skype o Google Hangouts per chiamare gli intervistati.
Ecco alcuni strumenti utili per registrare le chiamate:
- Zencastr (PC/Mac). Registra audio e video in alta qualità, separando le tracce per ogni ospite: basta un link per ciascuno.
- Dialpad AI Meetings (PC/Mac/iOS/Android). Questo software gratuito consente chiamate collettive via desktop o telefono, e il moderatore può registrare le chiamate.
- Callnote (PC/Mac). Callnote registra conversazioni su Skype, Google Hangouts, Viber, FaceTime, Facebook, GoToMeeting e WebEx.
6. Prepara la scaletta del primo episodio
Non importa quanto sia buona la tua registrazione audio: non potrà sostituire un contenuto di bassa qualità. Il tuo podcast non deve solo suonare bene, deve farsi ascoltare. Un elemento chiave consiste nella scaletta.
A meno che il tuo podcast non sia sceneggiato, non è necessario scrivere l'intero show. Basta creare una scaletta basata sul viaggio che vuoi che il tuo pubblico faccia.
Inizia con l'obiettivo finale in mente. Qual è lo scopo di questo episodio? Quale messaggio gli ascoltatori dovrebbero portare con sé? Immaginare il tuo ascoltatore-tipo mentre crei la scaletta ti sarà utile.
Una buona scaletta include un gancio per catturare l'attenzione, le introduzioni per gli ospiti, le domande per l'intervista, spunti di discussione, transizioni e chiusure. Questi elementi non solo rendono il podcast più fluido, ma mostrano anche ai tuoi ospiti che sei preparato.
Ecco una struttura generica per un episodio che puoi utilizzare per compilare la tua scaletta:
- Gancio (teaser)
- Introduzione
- Benvenuto / panoramica dell'episodio
- Spazio pubblicitario
- Intervista
- Call to action
- Chiusura
7. Registra il podcast
Registrare un podcast sembra molto più complicato di quanto non sia in realtà. Ecco una serie di passaggi per preparare e gestire una buona registrazione.
Trova una stanza adatta
Scegli uno spazio con pochissimo rumore. Pensa a tutti gli elementi che potrebbero fare rumore: una ventola sul computer? Frigoriferi? Cellulari? Gatti? Cani? Televisori? Una registrazione pulita sarà più facile da gestire.
Se hai pavimenti in legno o stanze con molte finestre, cerca di ridurre l'eco. Mentre è necessario per i professionisti, investire molto denaro per isolare l’ambiente e ridurre l’eco non è necessario all’inizio. Puoi farlo usando delle coperte od oggetti morbidi e spugnosi, che assorbono il suono e riducono l’eco.
Regola i tuoi strumenti
Regola le impostazioni del software e dell’hardware per essere sicuro che il segnale audio arrivi correttamente al computer. Se usi un microfono a condensatore, assicurati che l'alimentazione phantom sia attiva.
Apri il software di editing e cambia le impostazioni della traccia audio da “battute” e “misure” a tempo: stai registrando un podcast e non della musica, e non sono necessarie.
Regola i livelli audio a dovere
Non registrare mai l’audio a un livello (cioè a un volume) troppo alto. Puoi sempre aumentare il volume in montaggio, ma l’audio risulterà distorto se il livello di registrazione è troppo alto.
Per impostare un buon livello di ingresso, parla a voce normale e cerca di mantenere il livello intorno a -20 dB, o a circa metà delle barre di misurazione della maggior parte dei registratori (in corrispondenza del giallo. Quindi fai un test con una risata o alzando la voce per assicurarti che il livello non superi mai 0 dB o entri "nel rosso".
Registra un file audio di alta qualità
Gli artefatti della compressione, che sono distorsioni audio evidenti, si accumulano in modo esponenziale. Registra quindi un file WAV o AIFF di alta qualità, a 24 bit e 48 kHz. Anche se probabilmente caricherai il tuo podcast come MP3 o AAC per la distribuzione, in questo modo la compressione non inficerà la qualità del file finale.
Scegli e mantieni la posizione della bocca e il tono della voce
Fai attenzione a dove si trova la tua bocca rispetto al microfono, per mantenere costanti i livelli di registrazione. Prova a mettere il microfono un po’ di lato, in modo che l’aria che espiri non ne colpisca direttamente il diaframma.
Non posizionarlo troppo di lato, però, altrimenti la voce uscirà dal raggio d’azione del microfono stesso (se è un microfono direzionale).
Fai una registrazione di prova
Quando configuri l'ambiente di registrazione del podcast per la prima volta, può essere utile ascoltare una registrazione di prova e confrontarla con la qualità di altri podcast. Prova ad ascoltare la prova con le cuffie, gli altoparlanti dell'auto, del cellulare, di un laptop, ecc.
Registra sempre 30 secondi di silenzio
Questo ti aiuta a catturare l'impronta sonora (una sorta di impronta digitale sonora) della stanza e sarà utile in post-produzione.
CONSIGLIO PRO:
Non essere troppo critico con la tua voce. Non hai bisogno di una "voce da radio" per farti ascoltare dalle persone. Tutti odiano il suono della propria voce all'inizio, ma alla fine ti ci abituerai.
8. Registra un'introduzione e una chiusura
Avere un'introduzione e una chiusura per ogni episodio del tuo podcast ci aggiunge personalità e stile. Di solito, sono brevi voiceover - detti “bumpers” - con musica di sottofondo che annunciano il numero dell'episodio, il conduttore e il gancio o slogan del podcast.
Un’introduzione fatta bene catturerà l'attenzione degli ascoltatori e darà loro un'idea del valore del podcast; dovrebbe dire agli ascoltatori:
- chi sei. Presentati in una frase, evidenziando la tua esperienza e perché la tua prospettiva conta;
- di cosa tratta il tuo podcast. In una o due frasi, dichiara chiaramente e in breve lo scopo del tuo podcast;
- come trarranno beneficio dall'ascolto. Questo è l'aspetto più trascurato ma anche il più importante di una grande introduzione. Devi dire all'ascoltatore come il tuo podcast migliorerà la sua vita.
Un'ottima chiusura ringrazia gli ascoltatori per aver ascoltato, ricorda il tuo slogan e li invita a fare qualcosa, dopo. Si tratta della call to action e aiuta a sviluppare una relazione più profonda con il tuo pubblico.
Ecco alcune azioni che potresti chiedere ai tuoi ascoltatori di compiere:
- lasciare una recensione su Apple Podcasts;
- iscriversi alla tua newsletter;
- sostenere il tuo show su Patreon;
- seguire i tuoi profili social.
CONSIGLIO PRO:
Dai solo una call to action per episodio. Più cose chiedi ai tuoi ascoltatori, meno probabilità ci sono che le facciano.
Se te la senti, puoi registrare queste parti da solo. In alternativa, puoi assumere qualcuno con una voce impostata più per registrare l'introduzione e la chiusura per te. Puoi trovare la persona giusta su Fiverr.
9. Monta gli episodi
Montare un episodio vuol dire aggiungere l'introduzione e la chiusura, regolare il volume e rimuovere pause ed errori. Uno qualsiasi dei software consigliati (e.g. Adobe Audition, Audacity, GarageBand) dovrebbe essere sufficiente.
Per molte persone, l'editing è la parte meno attraente della produzione di un podcast; tuttavia è necessaria. Ecco perché:
- conversando si può divagare. Farlo meno è meglio: taglia le parti superflue e mantieni solo quello che serve davvero;
- una qualità audio scadente può stancare chi ascolta, e quindi fargli interrompere l’ascolto dell’episodio.
Tra gli errori di editing più comuni ci sono:
- la musica troppo alta. Fai in modo che sia più bassa di quanto pensi sia necessario. Ascolta poi l'introduzione in vari ambienti e con diversi dispositivi (stereo dell'auto, cuffie, in cucina, ecc.) per capire come suonerà per i tuoi ascoltatori;
- l'introduzione troppo lunga. Dovrebbe essere rapida, circa 20-30 secondi di durata; non molto di più;
- l’uso di musica protetta da copyright. Per usare una traccia, devi avere il permesso dall'artista e dall'etichetta discografica.
Puoi ovviare a questo problema scegliendo della musica libera da diritti da piattaforme come:
- YouTube Audio Library;
- 909 Music su Soundcloud;
- The Free Music Archive;
- Epidemic Sound;
- Soundstripe.
In fase di montaggio, per prima cosa dovresti organizzare il contenuto in modo che sia coerente e coinvolgente. In secondo luogo ti occuperai di ripulire la traccia audio.
Alcuni consigli per rendere il tuo audio più professionale:
- rimuovi il silenzio delle pause, poiché gli ascoltatori lo noteranno;
- applica una dissolvenza fra le tracce per evitare transizioni brusche;
- usa la riduzione del rumore per filtrare i rumori di fondo non necessari;
- applica un filtro passa-alto per permettere il passaggio dei suoni sopra una certa frequenza, filtrando tutto il resto. Poiché la maggior parte delle voci non genera frequenze fondamentali sotto gli 85 Hz, puoi impostare un filtro passa-alto intorno agli 80-100 Hz per rimuovere rumori indesiderati;
- usa l'equalizzazione per compensare certe frequenze che potrebbero risultare troppo evidenti nella registrazione. Non tagliare o aumentare nulla oltre i 6 dB, se vuoi che la registrazione suoni naturale;
- usa un compressore per uniformare il suono e assicurarti che le parti più forti siano più vicine al volume medio della registrazione. Anche se è uno strumento molto utile, però, non esagerare. Inizia con un rapporto di 2:1;
- usa un de-esser. Un problema comune con le registrazioni vocali è la presenza eccessiva di consonanti "s" e "t", chiamate sibilanti. Un de-esser elimina questo suono fastidioso e rende la voce più facile da ascoltare per lunghi periodi di tempo. Anche qui, meno è meglio;
- masterizza l’audio in modo che i livelli siano simili a quelli di altri podcast. Il livello di picco rappresenta il volume prima che il suono inizi a distorcere. In generale, un livello di picco di -1 dB è buono per i podcast. Il livello RMS è il livello medio del segnale. Un livello RMS intorno a -16 dB a -12 dB è un ottimo range.
Se non hai tempo o interesse per montare a dovere il tuo podcast, non preoccuparti: puoi sempre assumere qualcuno che lo faccia per te, come un freelance su Fiverr e Upwork. Esiste persino un servizio professionale dedicato, chiamato We Edit Podcasts.
10. Scegli una piattaforma di hosting
Un errore comune è pensare che i podcast vengano caricati direttamente su piattaforme come Apple Podcasts, Spotify o Stitcher. In realtà, avrai bisogno di un hosting separato per i tuoi file audio.
Per farlo, puoi piattaforme come:
Una volta caricati gli episodi, dovrai inviare un feed RSS, uno standard per distribuire contenuti alle directory di podcast. Fai in modo che i tuoi episodi siano automaticamente inseriti in una directory specifica, aggiungendo il codice necessario per garantire che gli ascoltatori vedano tutti i titoli e le descrizioni corrette e ascoltino il file audio giusto.
Se utilizzi una piattaforma come Transistor, puoi inviare il tuo podcast a tutte le principali directory direttamente dalla tua dashboard.
Ci sono molte directory cui puoi inviare il tuo podcast. Qui trovi alcune delle più popolari, ma puoi distribuire il tuo podcast su tutte le piattaforme che desideri. Ti verrà chiesto il nome del podcast, la descrizione, la categoria, la copertina, ecc:
- Apple Podcast (ex iTunes);
- Stitcher;
- SoundCloud;
- YouTube;
- Spotify;
- Google Podcasts;
- Deezer;
- Amazon Music;
11. Promuovi il tuo podcast
Quando lanci il tuo podcast, puoi fare in modo che finisca nella sezione "Nuovi e degni di nota" su Apple Podcasts. Immagina quanto rapidamente potrebbe far crescere il tuo podcast e quanta visibilità potrebbe dargli.
Per essere notato da Apple Podcasts, aumentare le tue possibilità di essere inserito e quindi crescere organicamente, dovrai lanciare il tuo podcast in modo da ottenere subito ascolti e recensioni.
Per farlo, trasforma il lancio del tuo podcast in un evento e creaci un’aspettativa intorno. Lancia un sito web per far sapere alle persone cosa hai in programma e dare modo alle persone di iscriversi a una mailing list, che puoi usare per contattarle il giorno del lancio. In seguito, potrai chiedere loro di lasciare una recensione.
Il giorno del debutto, dovresti pubblicare alcuni episodi, idealmente tre: un buon numero per far sì che il tuo pubblico li ascolti tutti senza stancarsi. Se inizi con un solo episodio, probabilmente non otterrai i numeri di ascolto necessari per essere notato.
Devi poi dimostrare ai tuoi ascoltatori che pubblicherai contenuti regolarmente e che possono iscriversi per non perdere gli episodi successivi.
Tra le altre semplici idee di marketing per far crescere il tuo podcast:
- usare strumenti come repurpose.io e wavve.co per creare pillole in formato video e pubblicarle sui social media;
- accompagnare gli episodi con delle note per migliorare la SEO e farti trovare su Google;
- sfruttare il pubblico dei tuoi ospiti per diffondere la diffusione degli episodi;
- partecipare come ospite nei podcast di altre persone.
Come monetizzare il tuo podcast
Esistono diversi modi per monetizzare un podcast. Il tuo obiettivo iniziale dovrebbe essere quello di costruire il tuo pubblico e guadagnarne la fiducia. Solo dopo potrai pensare alla monetizzazione.
Oltre agli annunci, ci sono altri modi per guadagnare con il podcasting:
- sponsorizzazioni. Quanto può offrirti uno sponsor che compare nel tuo podcast dipende da quante volte viene scaricato il tuo show. Gli sponsor pagano di solito in base al CPM (costo per 1.000 impression), con tariffe che variano tra i 18 e i 50 €;
- sostegno diretto. In questo caso, l’autore chiede agli ascoltatori di contribuire economicamente per sostenere lo show. Se le persone amano i tuoi contenuti, probabilmente ti supporteranno per continuare ad ascoltarti;
- vendite in affiliazione. I podcaster possono anche guadagnare con l’affiliation marketing: piuttosto che guadagnare per ogni download, guadagnerai una percentuale su quanto vendi per l'azienda che stai promuovendo;
- vendita di prodotti. Un modo comune di monetizzare un podcast è vendere dei prodotti relativi allo show: merchandising, servizi di consulenza, libri, eventi dal vivo, corsi e altro ancora.
I vantaggi di creare un podcast
Ecco alcuni dei tanti vantaggi di creare un podcast:
- avviare un podcast ti permette di raggiungere un nuovo mercato target: persone che potrebbero non trovare o consumare i tuoi contenuti scritti, magari long-form, perché preferiscono il formato audio;
- secondo Statista, i podcast raggiungeranno oltre 100 milioni di ascoltatori entro il 2028;
- non è necessario essere un creator affermato o avere un blog per diventare un podcaster di successo;
- un podcast è un ottimo modo per costruire un pubblico da zero e posizionarti come un'autorità nel tuo settore;
- i podcast sono popolari perché facili da consumare. Si possono ascoltare in movimento, in macchina, in palestra e persino al lavoro;
- la maggior parte dei podcast è gratuita: da creare e da ascoltare.
Crea il miglior podcast per il tuo brand oggi stesso
Puoi avviare un podcast di successo oggi stesso. Inizia dalle informazioni per posizionarlo sulle piattaforme, cerca su Apple Podcasts o Spotify chi già fa quello che vorresti fare anche tu. Se possiedi un microfono esterno, registra oggi stesso un breve episodio, presentandoti e raccontando la tua idea.
Abituati a parlare al microfono per lunghi periodi di tempo e poi ascoltati. Non devi caricare l'episodio che registri per forza oggi, ma è utile fare pratica e familiarizzare con il processo.
Come avviare un podcast: domande frequenti
Quanto costa avviare un podcast?
Se opti per attrezzature e software a basso costo, avviare un nuovo podcast può costare intorno ai 400 €.
I podcast fanno guadagnare?
Sì. Più ascoltatori ottieni, più denaro puoi richiedere agli sponsor, agli ascoltatori per una membership, per eventi di formazione e altro ancora.
Come si avvia un podcast?
- Identifica un tema per il podcast
- Decidi un formato
- Crea il brand del tuo podcast
- Scegli l'attrezzatura per il podcast
- Procurati un software di registrazione
- Prepara la scaletta del primo episodio
- Registra il tuo podcast
- Registra un'introduzione e una chiusura
- Modifica il tuo podcast
- Scegli una piattaforma di hosting
- Promuovi il tuo podcast
Posso avviare un podcast gratuitamente?
Sì, puoi creare e configurare un podcast gratuitamente utilizzando un servizio di hosting gratuito e un software audio gratuito, caricando i tuoi episodi su piattaforme come Apple Podcasts, Spotify e Google Podcasts senza costi. Tuttavia, ti conviene investire almeno in un buon microfono per ottenere una buona qualità audio.