Si tende spesso a considerare i trend di consumo come qualcosa di improvviso, che appare dal nulla per poi lasciare il passo alla moda successiva. In realtà, le abitudini di acquisto si sviluppano più o meno rapidamente dietro le quinte. Sono infatti la conseguenza di nuove tecnologie, cambiamenti ambientali, difficoltà economiche e dell’avanzare di nuove generazioni di acquirenti.
Restare al passo con (o meglio, anticipare) le preferenze e le aspettative dei consumatori è la sfida di ogni attività imprenditoriale. Quali nuove abitudini di acquisto sono emerse? Quali tendenze di consumo avranno maggiore impatto sui brand? Quali sono le migliori strategie da adottare?
In questo articolo trovi dati e previsioni per impostare la tua strategia di marketing, soddisfare le attese della tua clientela e far crescere il tuo business. Non solo: hai a disposizione anche l’analisi delle principali tendenze suddivise in base alla generazione di riferimento.
11 abitudini di acquisto da prendere in considerazione nel 2024
1. Gli acquirenti sono sempre più alla ricerca di affari2. Le inserzioni sui social sono ancora un fattore determinante per le decisioni di acquisto
3. La fedeltà al brand è in calo
4. Fare collaborazioni riduce i costi di acquisizione di nuovi clienti
5. TikTok è destinato a dominare il social commerce e il lancio di prodotti
6. La clientela richiede una politica favorevole sui resi
7. Una strategia omnichannel è fondamentale per raggiungere un pubblico più ampio
8. Le relazioni iniziano dal vivo
9. I problemi alla supply chain non sono ancora risolti
10. La personalizzazione è molto richiesta
11. Continua il successo delle ricerche vocali
1. Gli acquirenti sono sempre più alla ricerca di affari
L’inflazione degli ultimi anni ha ridotto il potere di acquisto di molte persone, specialmente quelle appartenenti alle fasce di reddito basse e medie. Questo ha portato buona parte degli acquirenti a una costante ricerca di offerte. Le abitudini di consumo vedono infatti una tendenza al risparmio e alla comparazione dei prezzi.
Cosa puoi fare per la tua attività
Offrire sconti o altri incentivi per attirare una clientela attenta ai prezzi è una soluzione, ma potrebbe non funzionare per tutti i brand. Anche le aziende devono infatti far fronte all’aumento dei costi e ribassare i prezzi incide su margini già ridotti. Il bundling (cioè la vendita di pacchetti di prodotti invece che singolarmente), la vendita in abbonamento e l’offerta di carte regalo con un acquisto minimo possono essere opzioni più sostenibili.
2. Le inserzioni sui social sono ancora un fattore determinante per le decisioni di acquisto
Nonostante l'aumento del costo di acquisizione di un cliente e il minore ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS), gli annunci sui social sono ancora uno dei principali motori di acquisto.
Come mostra una ricerca Shopify le vendite da social commerce sono destinate a superare i 2 miliardi di dollari nel 2025. Il 78% dei consumatori dichiara inoltre di essere più propenso ad acquistare da un brand se questo offre un’esperienza positiva sui social e più del 70% ama la comodità di comprare prodotti mentre è sui social media.
Cosa puoi fare per la tua attività
Prima di investire in campagne sui social, devi comprendere dove conviene spendere il tuo denaro. Come primo passo, scegli la piattaforma preferita dalla maggior parte del tuo pubblico di riferimento o il canale in cui hai già riscontrato successo con il marketing organico. Parti con cifre basse e procedi per tentativi!
3. La fedeltà al brand è in calo
Diversi fattori possono spingere la tua clientela ad acquistare dalla concorrenza. Tra questi, il principale è direttamente collegato al punto 1: i competitor sono sempre più numerosi, mentre la capacità di spesa è diminuita, il che spinge i consumatori a essere più critici quando si tratta di effettuare un acquisto.
Il prezzo, tuttavia, non è l'unica ragione del calo di fedeltà. Le abitudini dei consumatori si stanno allineando sempre più ai loro valori, spingendo molti a scegliere marchi che adottano pratiche commerciali sostenibili. I clienti cercano anche esperienze di acquisto personalizzate e tempi di attesa ridotti, e sono disposti a cercare altrove per trovarle. Sempre secondo la ricerca Shopify, oltre il 70% dei consumatori ha acquistato dal principale competitor del proprio brand preferito, mentre il 46% compra dalla concorrenza se i prodotti del loro marchio abituale sono esauriti.
Cosa puoi fare per la tua attività
Mantenere la clientela acquisita è sempre meno costoso che acquisire nuovi clienti, quindi puntare sulla customer retention è fondamentale. Premia l’acquirente fedele con sconti e vantaggi esclusivi. Rivaluta le tue strategie di gestione dell’inventario per evitare di perdere clienti a causa di prodotti esauriti. Infine, non ignorare le battaglie sociali dei consumatori più giovani e implementa una strategia rivolta alla sostenibilità, ad esempio rendendo più sostenibile la supply chain del tuo ecommerce o investendo su un packaging a prova di ambiente.
4. Fare collaborazioni riduce i costi di acquisizione di nuovi clienti
L'evoluzione degli algoritmi dei social, il ROAS elevato e le leggi più severe sulla privacy che regolano i dati di terze parti rendono più difficile farsi notare dagli utenti, per cui i brand si alleano per trovare una soluzione conveniente. L'interesse dei clienti per il tuo marchio non può che migliorare grazie al supporto di un altro brand autorevole o di una personalità online. D'altronde quasi un terzo dei consumatori dichiara che i suggerimenti degli/delle influencer hanno un impatto maggiore rispetto a quelle di amici o familiari, e che i contenuti generati dagli utenti sono 8,7 volte più efficaci dei contenuti realizzati da influencer.
In particolare, l’influencer marketing ha molta presa su Gen Z e Millennial, che acquistano nuovi prodotti conosciuti grazie a influencer rispettivamente per il 32% e il 26%.
Fonte: Insider Intelligence
Cosa puoi fare per la tua attività
Utilizza le collaborazioni con brand affini e l’influencer marketing per accedere a un pubblico che rispecchia la tua buyer persona. Le collaborazioni tra marchi possono ad esempio includere la co-creazione di un prodotto, un'esperienza, un concorso, un evento o una campagna. Le collaborazioni con influencer e content creator sono solitamente sponsorizzazioni a pagamento, ma a volte possono anche prevedere la creazione di un prodotto o di un'esperienza. Ricorda inoltre di coinvolgere i follower più influenti e fedeli per ottenere testimonianze autentiche.
5. TikTok è destinato a dominare il social commerce e il lancio di prodotti
Secondo recenti studi, TikTok triplicherà il suo valore entro il 2025 e raggiungerà 1,2 bilioni di dollari a livello mondiale, catalizzando il social commerce e il 10-20% degli acquisti del mercato mondiale entro il 2026. Proprio il social made in China ha dichiarato nel 2022 che il pubblico ha 1,7 volte più probabilità di conoscere un prodotto attraverso questa piattaforma rispetto ad altre. D'altronde, il 40% degli utenti appartenenti alla generazione Z utilizza TikTok e Instagram come motori di ricerca al posto di Google. TikTok ha introdotto anche il proprio shop, al momento non disponibile in Europa, riscuotendo un ottimo successo, testimoniato dal popolare hashtag #TikTokMadeMeBuyIt.
Cosa puoi fare per la tua attività
TikTok rappresenta un canale di vendita secondario redditizio per le aziende di ecommerce che vogliono raggiungere i millennial più giovani, la Gen Z e la generazione Alpha. Dato che sempre più giovani fanno acquisti tramite mobile, il consiglio è di sfruttare i contenuti video verticali con TikTok, i Reel di Instagram e i Shorts di YouTube.
6. La clientela richiede una politica favorevole sui resi
Il reso gratuito è stato per anni un servizio fondamentale offerto dalle grandi catene di negozi, ma molte di esse, come Zara e H&M, stanno tornando ad addebitare le spese di reso. La clientela, ormai abituata al reso senza impegno per lo shopping online, continua però a richiederlo. Tra i principali fattori di frustrazione segnalati dai consumatori, il dover pagare le spese di reso è al primo posto con il 41% delle preferenze. Come possono i brand offrire una politica di reso che soddisfi i propri clienti senza incidere sui propri profitti?
Cosa puoi fare per la tua attività
Con i margini di guadagno sempre più ristretti, per alcune piccole imprese offrire resi gratuiti potrebbe essere impensabile. Ciò non significa che non si possano trovare modi creativi per rendere la politica di reso meno frustrante per la clientela. Metti in atto alcuni accorgimenti per diminuire le probabilità di reso prima che si verifichino. Ad esempio, migliora le tabelle delle taglie, fotografa i prodotti indossati o nel loro contesto, offri un servizio di personal shopping o utilizza un software con cui le persone possono provare virtualmente gli articoli. Un'altra opzione è quella di testare un'applicazione per la gestione dei resi che renda l'esperienza di reso semplice e autogestita.
7. Una strategia omnichannel è fondamentale per raggiungere un pubblico più ampio
Problemi nella supply chain, calo della fedeltà al brand, aumento della concorrenza… per l’ecommerce direct-to-consumer (DTC) è fondamentale trovare nuovi modi per raggiungere la clientela. Il buyer’s journey alla scoperta di prodotti da acquistare inizia su canali sempre più diversificati.
Da uno studio realizzato sul mercato USA, Amazon è ancora al primo posto per le ricerche effettuate prima di fare shopping online, ma in calo rispetto agli anni precedenti, sempre più a favore dei social.
Fonte: Insider Intelligence
Cosa puoi fare per la tua attività
Adottare un approccio omnicanale può aiutarti ad ampliare la visibilità in uno spazio sempre più affollato. Oltre al negozio di ecommerce, raggiungi la clientela su altre canali di vendita, come Amazon, i marketplace online, i social media e i negozi fisici.
8. Le relazioni iniziano dal vivo
I consumatori stanno tornando a fare acquisti in negozio, il che è un'ottima notizia per le attività locali con un punto vendita. Ma la presenza non basta, perché sarà sempre più importante creare valore per la propria clientela coinvolgendola in una vera e propria esperienza del brand.
Dalla ricerca Shopify si nota come metà degli acquirenti della Gen Z preferisca lo shopping dal vivo, nonostante sia nativa digitale. Inoltre, oltre un terzo dei consumatori afferma che predilige fare shopping in un negozio fisico per l’esperienza di acquisto.
Cosa puoi fare per la tua attività
Hai uno store fisico? Affidati al local marketing per attrarre clienti nel tuo negozio, ad esempio organizzando eventi, collaborando con altri esercenti o incentivando il passaparola e le recensioni positive.
Se invece il tuo brand non ha la possibilità di aprire un punto vendita offline, la shopping experience resta un aspetto fondamentale, da curare e da aggiornare in base alle abitudini di acquisto del momento. Non limitarti quindi a vendere prodotti, ma conquista la fiducia della clientela raccontando la storia del marchio e prestando attenzione a ogni dettaglio del tuo sito, come foto di alta qualità e descrizioni accurate. Nel caso tu voglia comunque offrire la possibilità di acquistare i tuoi prodotti dal vivo, puoi considerare la formula dei temporary shop, oppure la vendita all'ingrosso ad altri rivenditori e la partecipazione a mercati locali.
9. I problemi alla supply chain non sono ancora risolti
La pandemia, l’inflazione, i disordini politici mondiali, la mancanza di materie prime, eventi climatici, difficoltà logistiche… queste ed altre complessità hanno causato negli ultimi anni numerose problematiche alla catena di approvvigionamento. Una soluzione definitiva non è però ancora all’orizzonte e i consumatori hanno reagito alle interruzioni della supply chain diversificando i brand da cui acquistano, specialmente attraverso l’utilizzo di siti di comparazione.
Cosa puoi fare per la tua attività
Le aziende che hanno integrato l'intelligenza artificiale nella gestione della supply chain hanno registrato un miglioramento del 15% dei costi logistici, del 35% dei livelli di inventario e del 65% dei livelli di servizio rispetto a competitor con una gestione tradizionale.
Per far fronte a una filiera complessa e a una clientela con richieste spesso caratterizzate da tendenze volatili ecco qualche consiglio:
- Trova nuovi produttori e fornitori per diversificare le tue fonti di materie prime.
- Se possibile, prediligi fonti vicine, sia per una questione di sostenibilità che per prevenire possibili interruzioni dovute a problemi geopolitici o eventi climatici.
- Consulta i prodotti in tendenza su Google Trends per aggiornare la tua offerta in modo strategico e ottimizzare il tuo inventario.
- Utilizza l’intelligenza artificiale per automatizzare e semplificare i processi di approvvigionamento.
- Limita la frequenza dei resi aumentando le informazioni durante il percorso di acquisto.
10. La personalizzazione è molto richiesta
Molti consumatori si aspettano che i brand offrano esperienze di acquisto personalizzate, sia in negozio che online, ma allo stesso tempo, temono per la loro privacy.
Uno studio del 2023 rivela che oltre la metà (56%) delle persone intervistate afferma di essere disposta a diventare cliente regolare dopo un’esperienza di acquisto personalizzata, rispetto al 49% del 2022.
Sempre lo stesso studio mostra come solo il 51% dei consumatori si fida del fatto che i marchi proteggano i loro dati personali e li usino in modo responsabile.
Cosa puoi fare per la tua attività
Presta attenzione alla privacy policy e agli adempimenti relativi alla GDPR e riduci il coinvolgimento di terze parti nella gestione dei dati, preferendo la raccolta diretta. Comunica in modo trasparente come utilizzerai questi dati per mantenere la fiducia della tua clientela.
Puoi personalizzare la shopping experience utilizzando l'intelligenza artificiale, ad esempio per fornire consigli sui prodotti in base all'attività del cliente. Prova a proporre dei quiz per la guida all’acquisto, o degli assistenti personali tramite chatbot, e invia messaggi di marketing personalizzati in base alle preferenze e abitudini di acquisto della tua clientela.
11. Continua il successo delle ricerche vocali
Nel 2023, il numero degli utenti che utilizza gli assistenti vocali ha raggiunto i 125,2 milioni (erano 79,9 milioni nel 2017). Secondo le stime, entro 5 anni più del 50% dei consumatori nel mondo userà gli smart speaker e i dispositivi smart home (es. Google Home, Amazon Echo, Alexa, ecc.) per effettuare acquisti online.
Attualmente, il valore globale del vocal shopping sta superando i 40 miliardi di dollari.
Cosa puoi fare per la tua attività
Da questi dati emerge che la ricerca vocale legata alle abitudini di acquisto è un treno da non perdere. Per sfruttare questa opportunità di business, è importante ottimizzare la SEO del tuo sito, in modo che si adatti alle ricerche “parlate”. Le persone infatti non si rivolgono agli assistenti vocali nello stesso modo in cui digitano un testo. Se hai un negozio fisico o vuoi spingere alcuni servizi sul territorio, ricordati di inserire spesso il nome della località e intercettare le ricerche con i termini “vicino a me”.
Un’ulteriore possibilità è fornita dagli annunci audio (i cosiddetti Audio Ads), che ti permettono di promuovere i tuoi prodotti anche attraverso gli smart speaker.
Le abitudini di acquisto suddivise per generazione
Sebbene molte delle abitudini di acquisto descritte siano comuni a tutti i consumatori, ogni azienda ha la propria clientela di riferimento. Ecco le tendenze più significative divise per generazione.
Le abitudini di acquisto dei Boomer
I brand che si rivolgono a un pubblico di Boomer non dovrebbero ignorare i canali pubblicitari più tradizionali. Il 62% di questo gruppo ha dichiarato di venire più spesso a conoscenza dei prodotti attraverso la pubblicità in TV.
Inoltre, uno studio del 2023 rivela che il principale fattore che influenza le decisioni di acquisto degli intervistati over 55 è il fatto di conoscere e fidarsi di un marchio. Il che rende questa generazione la più fedele ai brand.
Il consiglio è dunque di non deludere la loro fiducia, essere trasparente riguardo a prezzi e processo di produzione e offrire programmi fedeltà con sconti, offerte e spese di spedizione gratuite.
Le abitudini di acquisto della Generazione X
La generazione X preferisce gli acquisti in negozio (ben il 73%), ma non disdegna un annuncio mirato su Facebook. Ciò che convince questa fascia demografica ad effettuare un acquisto è la qualità di un prodotto. Secondo una ricerca, l’82% della generazione X comprerà un prodotto a prezzo pieno se lo vuole.
Le abitudini di acquisto dei Millennial
I millennial sono la generazione più numerosa, è quindi saggio prevedere comunicazioni che convincano questa ampia fascia di pubblico.
La generazione Y passa la maggior parte del tempo su Instagram e TikTok, e apprezza i prodotti/servizi capaci di migliorare la propria qualità della vita e la cura del sé.
Per fare un marketing per millennial efficace, coinvolgi la tua community sui social, collabora con influencer, fidelizza la tua clientela attraverso il direct marketing, punta sulla sostenibilità e sulla responsabilità sociale.
Le abitudini di acquisto della generazione Z
La sostenibilità è talmente importante per questa fascia demografica che per il 75% è più influente del brand stesso. La generazione Z è anche la generazione di TikTok e oltre la metà trae ispirazione per la moda e il beauty dagli e dalle influencer.
Molto apprezzata anche l'intelligenza artificiale: l'85% dichiara di preferire i chatbot e un servizio clienti automatizzato rispetto a parlare con un assistente in carne e ossa.
Le abitudini di acquisto della generazione Alpha
I più grandi di questa generazione sono ormai adolescenti e rappresentano una fascia demografica di futuri consumatori che i brand non possono ignorare. Ma ancora prima di avere una propria capacità di spesa, questa generazione esercita già un'influenza significativa sulle abitudini di acquisto delle famiglie.
Il loro social preferito è YouTube, quindi potresti considerare la collaborazione con un giovane influencer di questa piattaforma, magari per un video di unboxing. Secondo gli esperti, la modalità per rivolgersi alla generazione Alpha è attraverso un linguaggio trasparente, significativo e autentico.
Adattarsi alle richieste dei consumatori nel 2024
Molte piccole imprese si stanno ancora riprendendo dagli impatti economici e sociali degli ultimi anni. Quelle che sono sopravvissute lo hanno fatto adattando i propri modelli di business e creando nuove soluzioni per la propria clientela.
Con il nuovo cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori, i brand devono continuare ad ascoltare le richieste e le tendenze in continua evoluzione, diversificare la catena di approvvigionamento ed esplorare nuovi canali di vendita. In questo modo possono soddisfare le aspettative dei clienti, proteggendo al contempo i loro profitti.
Abitudini di acquisto 2024: domande frequenti
Cosa sono le abitudini di acquisto?
Le abitudini di acquisto sono tendenze di consumo che cambiano nel tempo. Generalmente, sono determinate da esperti sulla base di dati, indagini sul comportamento dei consumatori e studi che esaminano il modo in cui le persone spendono denaro e prendono decisioni di acquisto.
Quali sono esempi di abitudini di acquisto?
- L’uso di TikTok per venire a conoscenza di nuovi prodotti e trovare ispirazioni per gli acquisti, soprattutto per le generazioni più giovani
- Il vocal shopping, cioè gli acquisti tramite assistenti vocali
- Il calo della fedeltà al brand dovuto a una maggiore scelta e alla ricerca di acquisti più rapidi e convenienti
- L’interesse per la sostenibilità e per i brand attenti alle politiche eco-friendly Il ritorno allo shopping nei negozi fisici
Cosa vogliono i consumatori nel 2024?
Le abitudini di acquisto si stanno spostando verso scelte sempre più oculate, a causa dell’inflazione che negli ultimi ha messo a dura prova la capacità di spesa. Gli acquirenti cercano la qualità, ma anche esperienze di acquisto positive, scelte sostenibili e opzioni di acquisto flessibili.